Sicurezza, questa (s)conosciuta.
D. Lgs. 81/08, RSPP, DVR, formazione, sorveglianza sanitaria…. e da due anni protocollo, misure di prevenzione, DPI… cosa rappresentano tutti questi termini? A cosa si riferiscono?
Se avete risposto correttamente bene, vuol dire che almeno una volta avete affrontato la sicurezza sul lavoro.
Ma è davvero così necessaria? Servono tutte queste cose?
Nelle considerazioni che seguono, vogliamo cercare di chiarire quanto importante è per un’azienda affrontare nel migliore modo possibile tutti gli aspetti che riguardano la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, individuando tre aspetti molto precisi.
Per prima cosa parliamo di costi: la quantificazione dei costi relativi alla sicurezza è facile per quanto riguarda le attività da svolgere, mentre risulta più complicata quando si affrontano i temi legati ad eventuali infortuni sul lavoro. Infatti, si può individuare precisamente il costo di un corso, della redazione di un documento di valutazione dei rischi piuttosto che della verifica dell’impianto di messa a terra, ma è necessario individuare anche quanto può costare un eventuale infortunio del lavoratore, inteso come costo indiretto legato alla sua sostituzione oppure ad eventuali ritardi nelle consegne. Infine, c’è da considerare l’aspetto sanzionatorio e l’eventuale procedimento giudiziario.
Proprio l’aspetto sanzionatorio, legato alla responsabilità legale del datore di lavoro, è il secondo aspetto da considerare. Quanto vale la pena non essere a posto con la sicurezza? O quanto meno dimostrare che si sta lavorando per migliorare le condizioni di sicurezza aziendali? Si sa che eventuali visite ispettive, piuttosto che indagini post-infortunio, portano molto spesso ad individuare negligenze o inottemperanze che hanno l’effetto di generare sanzioni economiche nei confronti dell’azienda (nell’ultimo decreto si parla di sospensione dell’attività) e sanzioni economiche e penali nei confronti del datore di lavoro. Inoltre, eventuali omissioni possono incidere sulla disciplina dei contratti di lavoro, per esempio facendo passare un contratto di lavoro a chiamata direttamente in un contratto di lavoro a tempo indeterminato, nonché, non di meno conto, l’accesso ad eventuali sconti assicurativi e sgravi contributivi.
Per ultimo, si deve sempre considerare l’effetto indiretto del rispettare gli obblighi di sicurezza sul lavoro relativo al comportamento delle persone. Infatti, mantenere i luoghi di lavoro in ordine e “a norma”, seguire le procedure aziendali, indossare correttamente i DPI e mantenere in ordine le relative carte genera un clima più sereno ed ordinato, favorendo il comportamento positivo delle persone e riducendo il margine di errore. Tale modo di lavoro ha la conseguenza non solo di ridurre gli infortuni, ma di eliminare gli errori che possono portare a confusione e indecisione, sia internamente all’azienda che con il rapporto con i clienti.
La presenza in azienda di consulenti in grado di supportare il cliente nell’analizzare e seguire questi tre aspetti è fondamentale per garantire all’azienda stessa la possibilità di concentrarsi esclusivamente sul prodotto e sul posizionamento sul mercato, favorendo l’ottenimento del profitto che è l’obiettivo principale di ogni imprenditore.